2010/04/15

1970/04/15: Un “fuori onda” di Ruggero Orlando per Apollo 13

Dalle ricerche di un archivista è emersa una registrazione, completa di “fuori onda”, del servizio giornalistico di Ruggero Orlando a proposito del dramma di Apollo 13 per il Telegiornale della Rai del 15 aprile 1970. Questo blog non ha ancora il permesso di condividere il video ma può pubblicare la trascrizione del suo audio, realizzata a cura di Gianluca e Gabriele Atti.

La data è stata dedotta dal fatto che parla dell'unico esperimento lunare riuscito della missione l'arrivo del terzo stadio sulla crosta lunare e del commento di Lovell "in vicinanza della Luna".

Inizio del collegamento. Un cartello porta la dicitura “NEXT TRANSMISSION FOR RAI CBS ICR/N.Y.”, dove “RAI” è scritto a mano su un pezzo di carta mentre il resto è in lettere stampate. L’immagine rimane sostanzialmente fissa fino a 1 minuti e 7 secondi.

A 1 minuti e 8 secondi dall'inizio del filmato, si sente una voce provenire probabilmente dagli studi in Italia di Roma:

Roma: “Orlando?”

Orlando: “Sì?”

Roma: “Senti allora facciamo così. Quando arrivo allo studio, mi hai detto...”

Orlando: “Io sono già nello studio di televisione”.

Roma: (incomprensibili per il sovrapporsi di voci tra Roma e i tecnici TV di new York) “...Francesco sta sulla linea audio...”

Orlando: “Dovrebbe starci, io non lo so, lo senti te?”

Roma: “Io non lo sento”.

Orlando: “Allora si vede che mi ha... (rivolgendosi ai tecnici dello studio newyorchese), ...so, this...we've not got this in parallel with the audio in the cabin, no? No. Allora ci sono solo io qui. Sì. Sì”.

Roma: “Va bene. Allora tu sei solo lì, va bene...”

Orlando: “Sì, sì. Guarda che non vedo... che però non so sul monitor gli ultimi... gli ultimi sviluppi della... della missione, io non vedo altro che scritto RAI sul... guarda che ti chiamano... tu in cabina ti chiamavano adesso, ma insomma... Francesco è qui, guarda. (voci fuori campo). Mi dicono che non c'è parallelo tra la cabina e lo studio televisivo. (voci fuori campo).”

L’inquadratura si sposta e mostra Ruggero Orlando, in bianco e nero.

Orlando: “Mi dicono che è stato ‘switchato’, (risate fuori campo), che a Lugano vuol dire smistato. Ecco. Mi mettete uno stemma di Apollo 13... eh, lo so che mi vedo benissimo. Si può inchiodare? Have you got a nail? Mettilo sopra, sopra dove c'è scritto Apollo 13, lì. Ecco, guardate ora ci sono le ragazze qui, Maria e la pupa", che stanno attaccando...(voce da Roma inconprensibile) io sono tutto orecchi... al posto di Apollo 13, lì”.

A questo punto ha inizio la registrazione della corrispondenza da New York di Ruggero Orlando che andrà (probabilmente) in onda nel corso del telegiornale serale delle 20:30.

Orlando: “Senti, abbiamo una conclusione dell’Apollo 13, è vero, che ne fa, ripetiamo quello che abbiamo già detto prima, il più formidabile esperimento di recupero dallo spazio di astronauti che erano seriamente in pericolo di vita. Di conseguenza, dico, a parte il grande evento scientifico della Luna che, se al tempo dell’Apollo 11 ha rimbombato come un gong sotto il colpo, è vero, del veicolo lunare che scendeva, questa volta invece ha rimbombato per circa quattro ore sotto il colpo del terzo stadio del Saturno. Questo è l'unico esperimento scientifico che è riuscito. Lovell, parlando dalle vicinanze della Luna, ha detto, dice: meno male che qualcosa questa missione ha combinato. Questa missione ha combinato qualche altra cosa, differente da quello che era stato programmato. Ha dimostrato che anche se esplode una bombola di ossigeno a distanze astronomiche dalla Terra, anche se un veicolo rimane totalmente sprovveduto di energia, quella che si chiama la ridondanza, cioè la possibilità di sostituire con alcuni elementi e con alcuni impianti altri impianti che vengono a meno, consente di salvare la vita di questi uomini veramente eroici; questi uomini che non hanno mai perduto la calma e che hanno dimostrato una eccezionalissima abilità di pilotaggio”. (Termine della registrazione del servizio).

(voce da Roma non comprensibile) Orlando: “Eccomi... Simonetta...”

Roma: “Ciao Ruggero. C'è un messaggio urgente per Boni”.

Orlando: “Un messaggio urgente per Boni. Qui c'è la pupa”.

Dialogo tra Orlando e Roma (quest'ultima incomprensibile). Orlando: “Sì, dì...sì, daglielo... eh lo so, non può venire... glielo do subito... un momento... suo cugino... suo cugino Soleri... sì... chiamarlo... chiamarlo urgentemente... numero? 874030... comunicare a tutti quando torna... quando torna. Senti Simona... Ma tu che fai, stai a Roma? Sì... ma, beh, speriamo di vederci in giugno. Maria è qua, tanti saluti da... da... altrettanto... ciao.

(Probabile nuovo interlocutore da Roma, inconprensibile) Orlando: Ciao, dunque, oggi non c'è più niente sperabilmente... E sì, se no capisci, la tiriamo come la chewing gum... come mi richiama... no... si lo so, ma non voglio più dire... dai, non mi far richiamare che non voglio dire... sì, dì, dì che... mi scoccia di dire le stesse cose e poi c'è qui Jacques Albert per la, per la Office de la Radiotelevision Française. Baci, Ciao.

Orlando se ne va e cede il posto al collega della ORTF.