2015/04/07

1970/04/07: La rosolia del pilota del Modulo di Comando Thomas Mattingly e la possibile sostituzione con "Jack" Swigert

Martedì 7 aprile 1970. Centro spaziale Kennedy. A pochi giorni dall'inizio della terza missione lunare umana che prevede lo sbarco del quinto e sesto americano sulla superficie selenica, come un fulmine a ciel sereno giunge la notizia che durante una delle ultime visite mediche a cui sono sottoposti periodicamente i tre astronauti titolari di Apollo 13 e quelli di riserva è risultato che Charlie Duke, pilota di riserva del Modulo Lunare, ha contratto da uno dei suoi due figli la rosolia.

Thomas Mattingly, pilota del Modulo di Comando, dopo ulteriori ed accurati controlli medici, risulta essere l'unico dei sei a non essere immune a questa malattia. Per non correre il grave rischio che Mattingly si ammali durante la missione che porterà i tre uomini di Apollo a quasi 400.000 chilometri di distanza dalla Terra, il medico della NASA, il dott. Charles Berry, chiede la sostituzione del pilota titolare con la sua riserva John "Jack" Swigert.

Nonostante l'iniziale parere di James Lovell, contrario a modificare parte dell'equipaggio a pochi giorni dall'inizio del grande viaggio, il rischio che la missione possa subire un lungo rinvio convince il comandante di Apollo 13 ad accettare la decisione dell'ente spaziale.

Avvisato telefonicamente, John "Jack" Swigert già il giorno successivo inizia una serie di prove tecniche intensive sul simulatore di bordo del Modulo di Comando per garantire un maggior affiatamento tra i membri dell'equipaggio e con i tecnici del Centro di controllo che monitoreranno il quinto grande viaggio dell'uomo verso la Luna minuto per minuto.


John "Jack" Swigert, il "nuovo" pilota del Modulo di Comando (CSM) della missione Apollo 13 in sostituzione di Thomas Mattingly, in due foto ufficiali della NASA.